Tis Calabria, oltre un decennio di precariato e un futuro incerto. 13 le unita' in bilico a Castrovillari, 32 a Cosenza - Scade il 22 maggio il termine ultimo per gli Enti interessati per aderire alla manifestazione di interesse sulla piattaforma creta dalla regione Calabria, ma la stragrande maggioranza degli interessati non ha ancora risposto. Intanto la prossima tappa e' quella del 5 maggio quando ci sara' l' incontro tra Regione, parti sociali e Anci per discutere la problematica. Si palesano nel frattempo le posizioni degli Enti. In un comunicato a firma del segretario nazionale del CSA Dipartimento Nazionale Tirocinanti, Patrizia Curcio si legge:" In riferimento alle dichiarazioni del Sindaco Franz Caruso durante il congresso provinciale della Cisl, esprimiamo profonda preoccupazione e contestiamo fermamente la sua visione sulla stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS) del Comune di Cosenza. Comprendiamo le difficoltà finanziarie ereditate dall'amministrazione, ma riteniamo inaccettabile che queste vengano utilizzate come giustificazione per perpetuare una situazione di precariato che si protrae ormai da un decennio per molti lavoratori ". A Cosenza il personale interessato e' di 32 unita' mentre a Castrovillari sono 13, si tratta di numeri che se traslati a tutta la Regione diventano piuttosto importanti. Ricordiamo che per la restante parte dei tirocinanti, cioè coloro che hanno superato i 60 anni, è già stato previsto un percorso di scivolo pensionistico, con un contributo mensile di circa 640 euro fino al raggiungimento dell'età pensionabile. La stabilizzazione di questi lavoratori ad onor del vero non dovrebbe rappresentare un onere insostenibile, ma un atto di giustizia e un investimento strategico per il futuro degli Enti interessati. Ignorare il loro contributo e la loro professionalità acquisita sul campo sarebbe un grave errore e un segnale allarmante per il tessuto sociale e lavorativo. È ora di trasformare le parole di vicinanza in azioni concrete, garantendo a questi lavoratori la dignità e la sicurezza di un contratto a tempo indeterminato che riconosca il loro valore e il loro impegno.
|