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La fiera della Pietà
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Liberamente tratto da:
" Le antichità di Castrovillari " di don Domenico Casalnuovo scritto a fine sec.XVII°
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" Camminando verso Castrovillare
per una strata magistrale che và nella città, da doi miglia incirca occorre una
chiesa sotto il titulo della Pietà, quale sta fondata proprio di sopra dove
nasce da un mulino d' acqua freddissima la cui festa e alli 15 d' Agosto, e vi
sono due buone habitationi, a causa che in questo luoco si fa la fera seu
mercato incominciando dallo dì predetto e dura sino alli 22 di detto mese, e fu
concesso questo mercato alla felice memoria della Regina Giovanna, madre della
f.m. dell' imperatore Carlo quinto, agli huomini e cittadini di questa Città per
essersi portati valorosi nelle guerre che ebbe detta Regina in quelli tempi come
il tutto appare dal Privilegio fatto nel secolo mille e cinquecento che si
conserva negli Archivij di detta Città ( Il privilegio istitutivo della
fiera della Pietà fu concesso dalla regina Giovanna in Napoli in data 10 ottobre
1514 ), e poi sortì che nell' anno 1522 il Sig. D. Pietro Antonio
Sanseverino Principe di Bisignano essendo Padrone e signore di tutta questa
Comarcha fece proibitione a tutti i suoi vassalli di quelle terre e luoghi
convicini che non fossero venuti in detto mercato quale anticamente in quel
tempo si faceva il primo di maggio per tutto il dieci, e così detto mercato si
andò minuendo per la mancanza delli detti genti, e si destrussero le stanze seu
loggie di fabrica che ivi erano come al giorno d' hoggi appareno le muraglie
destinte e destrutte, et essendosi poi questa Comarca separata al dominio di
molti signori Prencipi. Duchi, Marchesi e Baroni, si donò nuova supplica alla
felice memoria del Re Filippo quarto Re di Spagna per la reintegrazione di detto
mercato, il quale si compiacque di renovarcelo alli detti cittadini di
Castrovillari, ma che si facesse nelli giorni suddetti di Agosto mentre nelli
giorni di maggio si fa il mercato nella terra di Sinise, e per non disturbarsi
questo mercato si trasferì in Agosto dove hoggidì non dura più di tre giorni,
però il mag. Mastro Giurato esercita la sua giurisditione per tutto il spatio di
otto giorni, e porta la Bandiera Reale di S.M. in questo luoco accompagnato da
tutta la nobiltà e compagni d' Infanteria di detta città con tamburri e
trombette, che veramente pare una cosa bella e non si fa a nessun luoco
convicino questa funzione. "
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