Castrovillari, risposta provocatoria dell' Amministrazione comunale alla Presidente della regione Calabria in merito all' ordinanza 45 che impone la riapertura della discarica di Campolescia et  at:  21/05/2020  

Castrovillari, risposta provocatoria dell' Amministrazione comunale alla Presidente della regione Calabria in merito all' ordinanza 45 che impone la riapertura della discarica di Campolescia - Con l' approssimarsi della bella stagione e' diventato quasi un'abitue' l' emergenza rifiuti, non che non ci sia un' emergenza ma e' solo che a periodi alterni viene rispolverata. L' attuale situazione e' di fatto atavica e quello che deve gestire la Santelli è la stessa solfa che hanno trovato i suoi predecessori. La giunta Oliverio aveva provato ad accelerarne la risoluzione promuovendo gli ATO ( Ambiti territoriali ottimali ), ma la soluzione ha trovato non pochi freni da parte di moltissime amministrazioni comunali che non vogliono sui loro territori discariche. La Presidente, Jole Santelli nella nottata del 20 maggio 2020 ha così emanato un' ordinanza ( la trovate qui ) in merito a:"  Urgenti misure per assicurare la corretta gestione dei rifiuti urbani anche correlate alla prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 ". Un provvedimento si specifica nel documento che viene emesso data l' eccezionalità ed urgenza e per la tutela della sanità pubblica in ossequio ai principi di precauzione, prevenzione, sussidiarietà, proporzionalità e cooperazione. In buona sostanza l' ordinanza ordina ai comuni con discariche di aumentare l' abbanco, ad altre di riaprire risolvendo eventuali pregiudizi di tipo tecnico-legale ed al comune di Castrovillari la ripresa dei conferimenti nella discarica in loc. Campolescia autorizzata con DDG n. 11591 del 8.8.2013, salva diversa valutazione dell’autorità giudiziaria. Nell' ordinanza si specifica che ad esaurimento della volumetria residua, pari a 20.000 mc il Comune di Castrovillari procede alla chiusura definitiva della discarica. Su questo l' Amministrazione comunale di Castrovillari ha risposto nell' immediatezza con una nota congiunta del sindaco, Domenico Lo Polito e dell' assessore al ramo, Pasquale Pace, inviata sia alla Presidenza della Regione che alla Procura del capoluogo del Pollino di seguito proposta integralmente: " Nella notte, una nuova Ordinanza della Regione Calabria cerca di alleviare in maniera temporanea la profonda crisi nella gestione dei rifiuti. Sempre a tarda sera le nuove Ordinanze sono ormai un’abitudine! Immediatamente, a stretto giro, dopo un’ora il Comune di Castrovillari ha risposto inoltrando una nota a firma del Sindaco, al Presidente della Regione ed alla Procura di Castrovillari.  Da tempo il Comune è impegnato a chiudere la discarica per una tutela effettiva del distretto agroalimentare di Cammarata, con i fatti e non a parole.  Invece la Regione cosa dispone? Il conferimento per 20.000 tonnellate e la successiva chiusura. Nel fare ciò, in primo luogo, chiarisce che con i rilievi fatti il Comune di Castrovillari aveva ragione, contrariamente a quanto da altri sostenuto, sulla capacità residua dell’impianto, omettendo però dati importanti, contestati nella nota inviata dall’Amministrazione comunale di Castrovillari. In primo luogo la discarica è chiusa dal 2003 anche se questa Amministrazione ha effettuato i lavori di messa in sicurezza completati nel 2017.  Non esiste alcuna gestione dell’impianto: come si potrebbe riprendere il conferimento? In secondo luogo la Regione Calabria ordina al Comune di Castrovillari la chiusura della stessa. Con quali risorse economiche? Non è che la volontà è di riprendere i conferimenti e poi si vedrà?  La priorità, invece, per noi è la chiusura. Ecco perché l’Amministrazione comunale di Castrovillari ha scritto provocatoriamente alla Regione invitandola a venire loro a gestire la discarica con la chiusura della stessa e la coltivazione successiva per la tutela dell’ambiente, sempre che l’Autorità giudiziaria fornisca l’autorizzazione ". Insomma fatto salvo che l' ordinanza è emanata in emergenza non risolve però la problematica e, sotto certi aspetti nel lungo periodo la peggiora. Il sospetto è che dietro a questa nuova ondata di emergenza rifiuti vi siano i soliti noti che sui rifiuti hanno fatto le loro fortune e che alla Presidente che ancora probabilmente non conosce pienamente la situazione calabrese qualcuno stia forzando la mano.  

 

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