COSENZA PEGGIO DI CASTROVILLARI: AL CIMITERO DEL CAPOLUOGO DI PROVINCIA NON SI TUMULA PER ASSENZA DI LOCULI DAL MESE DI NOVEMBRE. LE RESPONSABILITA’ DELLE CATTIVE AMMINISTRAZIONI et  at:  08/02/2020  

Cosenza peggio di Castrovillari: Al cimitero del capoluogo di provincia non si tumula per assenza di loculi dal mese di novembre. Le responsabilita’ delle cattive amministrazioni. " Cinquantadue salme accatastate sono in attesa di avere una degna sepoltura ". Così recita il comunicato giunto in redazione -  Il numero sarebbe stato ancora più lungo se alcuni familiari esasperati, non avessero deciso di portare in altri cimiteri o provvedere alla cremazione dei loro cari -. Una siffatta situazione nel capoluogo di provincia così come in numero minore nel comune di Castrovillari suscita il giusto risentimento non solo tra i familiari dei defunti ma nelle collettivita' intere. Provoca indignazione e rabbia perché quando non si ha rispetto dei luoghi sacri è la prova plastica che si è molto lontani dal vivere in una società civile. Le amministrazioni passate e per ultima quella Blaiotta per quel che riguarda Castrovillari hanno reso possibile in un luogo che appartiene a tutti purtroppo, la realizzazione di veri e propri complessi " residenziali " a tutto vantaggio dei privati ( pochi ) che fanno il bello e il cattivo tempo. Molti parenti dei defunti hanno deciso per la sepoltura in terra. Una siffatta situazione dice di quanto siano state amministrate male queste citta' nel corso degli anni e a Castrovillari non solo dalla giunta Blaiotta in merito allo specifico problema. La questione si era già posta circa trenta anni fa quando a gestire la problematica per conto dell' amministrazione c'era Nunzio Masotina, all' epoca fu incaricato un ingegnere del luogo che propose la realizzazione di una serie di loculi facendo propendere data l'esiguità degli spazi verso la cremazione dei defunti. Ma la negligenza amministrativa e la scarsa veduta in profondità dei problemi associata ad una forma grave di negligenza da parte degli uffici comunali preposti ha fatto si che negli anni il progetto svanisse fino a tramutarsi in qualcos'altro cioè in un business per l' Ente comunale e per pochi privati e congregazioni che negli anni ed ancora oggi si preoccupano solo di fare cassa. Nessuna sensibilizzazione verso la possibilità della cremazione la più ovvia delle soluzioni per ridurre gli spazi. Anzi quando qualche anno fa si era presentata per il comune di Civita l'opportunità di realizzare il forno crematorio, il centro italo-albanese si ribellò alla proposta del sindaco ed ancora peggio il centro più importante cioè Castrovillari non pensò affatto di poterlo realizzare nel proprio territorio.  Questo problema è solo uno dei tanti che dimostra quanto spesso ci si è fatti governare da soggetti che tanto larghe vedute non avevano e si sforzavano e sforzano di fare meno dell'ordinaria amministrazione con scarsissima lungimiranza. Quando si è al comando di una città non si devono temere ritorsioni e perdita di consenso e di voti, ci si deve soprattutto preoccupare di amministrare pensando a quello che sarà, quello che è, è l'ordinario.

 

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