SANITA', SI TEME IL CRACK PER L' ASP DI COSENZA LO DICHIARA IL CONSIGLIERE REGIONALE GUCCIONE. IL BILANCIO CONSUNTIVO 2018 NON ANCORA APPROVATO ED AMMONTANO A 1 MILIARDO CIRCA LE SPESE PER CONTENZIOSO et  at:  23/09/2019  

Sanita', si teme il crack per l' ASP di Cosenza lo dichiara il consigliere regionale Guccione. Il bilancio consuntivo 2018 non ancora approvato ed ammontano a 1 miliardo circa le spese per contenzioso - " Il buco finanziario dell’Asp di Cosenza rischia di trascinare il sistema sanitario calabrese in un punto di non ritorno ". E' quanto afferma il consigliere regionale Guccione.  Dopo le vicende dell’Asp di Reggio Calabria e lo scioglimento dell’Asp di Catanzaro per infiltrazioni mafiose, l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza potrebbe rappresentare un vero e proprio crack finanziario visto che gestisce un bilancio annuale di circa un miliardo e 200 milioni. " Ancora non si è riusciti ad approvare il bilancio consuntivo 2018: nessun responsabile dell’Asp ha voluto apporre la propria firma sui documenti. E forse qualcuno dovrebbe chiedersi il perché…" continua Guccione. La preoccupazione prosegue la nota è che potrebbe essere confermata la notizia che, nel primo semestre 2019, il disavanzo avrebbe sfiorato superandolo oltre 35 milioni di euro. A questo, si legge nella nota, vanno aggiunti 783.947.089,32 di euro di debiti provenienti dai pignoramenti, dalle somme vincolate presso il tesoriere dell’Asp e dalle procedure in atto in molti Tribunali italiani. Una cifra che ad ogni modo sarebbe prudenziale visto che l’ex Revisore dei conti in carica fino al 31 dicembre 2018, in una recente dichiarazione ha affermato che “l’importo comprensivo del contenzioso, al 31 dicembre 2016, supererebbe il miliardo di euro”. Tanto denaro che sarebbe potuto servire a ben altro nella sanità provinciale e che, invece, è stato utilizzato per saldare interessi per ritardato pagamento, parcelle a professionisti, spese legali e in alcuni casi la stessa fattura è stata pagata due o addirittura tre volte, come testimoniano le dettagliate denunce presentate nel corso di questi anni alla Procura della Repubblica e alle autorità competenti. " Un esempio eclatante della “rapina” di denaro pubblico - afferma Guccione - è rappresentato da due delibere del commissario ad acta, nominato dal prefetto di Cosenza, contro l’Asp di Cosenza a favore della banca Isif Spa. Con delibera numero 20 del 29 aprile 2019 ha riconosciuto a fronte di euro 1.076.319,44 in sorte capitale, interessi di ritardato pagamento per euro 2.337.173,65 e euro 182.424,38 per rimborso di spese legali; con un’altra delibera, numero 12 del 24 luglio 2019, a fronte di euro 1.038.874,15 in sorte capitale ha riconosciuto quali interessi per ritardato pagamento euro 4.387.988,58. Solo in queste due procedure - sono centinaia quelle in essere - l’Asp di Cosenza ha dovuto pagare tra interessi per ritardato pagamento e spese legali circa 7 milioni di euro". Soldi sottratti alla gestione territoriale e ospedaliera della sanità cosentina. Non uno spaccato edificante quello che ne scaturisce e sul quale a guardare i risultati nemmeno i Commissari venuti da altre regioni hanno saputo/potuto mettere mano mentre i servizi sanitari continuano a perdere colpi al di là di qualche raro caso d Eccellenza tra l'altro tutta da dimostrare se rapportata ad altre realtà.

 

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