VERTENZA EX LSU/LPU, NESSUNA RISPOSTA DAL GOVERNO, LUNEDI' 17 DICEMBRE NUOVA MANIFESTAZIONE A SUPPORTO DELLA VERTENZA et  at:  14/12/2018  

Vertenza ex Lsu/Lpu, nessuna risposta dal Governo, lunedi' 17 dicembre nuova manifestazione a supporto della vertenza - Non si sblocca la vertenza degli ex Lsu/Lpu il cui contratto e' a pochi giorni dalla scadenza. Si tratta come piu' volte ricordato di quasi 5.000 lavoratori precari che dal 31 dicembre se non contrattualizzati, dovranno abbandonare il posto di lavoro che occupano ormai da quasi due decenni, mettendo in crisi tutti quegli uffici pubblici ( Comuni ed Enti in genere ), che ormai da tempo immemore ne utilizzano le professionalità. L'emendamento atteso al Senato che doveva essere presentato dalla maggioranza è stato bloccato dagli esponenti di Governo della Lega per cui al momento la situazione vive una fase di stallo. Stamattina sulla ss 106 all' altezza di Amendolara nuovo sit in dei lavoratori, i quali hanno raccolto anche le dimissioni del sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, il primo sindaco calabrese che si è dimesso in segno di solidarietà con i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità e per protestare "contro la mancanza di risposte certe da parte del Governo sulla questione dei precari".  "Ho deciso di partecipare alla protesta - ha detto Ciminelli - da semplice cittadino e lavoratore al fianco dei lavoratori" e contestualmente invitato "tutti i sindaci calabresi a dimettersi in segno di solidarietà con i lavoratori Lsu e Lpu". Il presidio lungo la statale 106 jonica ha fatto registrare dei rallentamenti nel traffico. Lunedi' 17 dicembre organizzata dai sindacati unitari: CGIL,CISL e UIL con USB e CONFIAL, la protesta si sposta allo svincolo autostradale di Cosenza nord e all’ imbarco di Villa San Giovanni dove dalle 9,30 sono previsti degli assembramenti. Ma tutto questo potrebbe non bastare se le istituzioni calabresi ( comuni e regione ) non rappresenteranno al Governo la vera portata del problema, 5.000 lavoratori sono un numero importante per una regione come la Calabria che già maglia nera in tutto si troverebbe a dover fronteggiare con le proprie forze il naturale blocco di uffici pubblici, davvero un colpo per la già fragile economia regionale. La difesa del lavoro innanzitutto ed è difficile credere che i sindaci che hanno aderito alla proposta di dimissioni se si dovesse consumare una simile ingiustizia non daranno seguito a quelle intenzioni e, di questo il Governo deve essere cosciente.

 

      Tell A Friend




RSS Feed